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Tutte le tipologie di creme spalmabili

Negli ultimi anni il mondo delle creme spalmabili ha conosciuto una crescita straordinaria, spinto dall’innovazione degli ingredienti, dalla ricerca di nuove funzionalità nutrizionali e da un packaging sempre più versatile.

Il mercato europeo delle creme spalmabili dolci è in rapida evoluzione, spinto da una crescente varietà di prodotti e da consumatori sempre più attenti alla salute e alla qualità degli ingredienti. Accanto alle proposte più tradizionali, come confetture e creme al cioccolato, si stanno affermando nuove tipologie di creme spalmabili con formulazioni innovative: dalle creme a base di frutta secca a quelle arricchite con proteine o con solo ingredienti di origine vegetale. Questa diversificazione riflette un cambiamento profondo nelle abitudini alimentari e apre nuove opportunità per i produttori del settore.

Secondo Grand View Research, il mercato europeo delle creme spalmabili raggiungerà i 21,27 miliardi di dollari entro il 2030, con un tasso di crescita annuale (CAGR) del 5% a partire dal 2025. Nel 2024 l’Europa ha rappresentato il 22,4% del mercato globale. Per quanto riguarda specificamente le creme dolci, Market Research Future stima un valore globale di 30,13 miliardi di dollari, con l’Europa come secondo mercato più rilevante dopo l’Asia. Germania, Regno Unito e Francia si distinguono come i paesi con la maggiore domanda.

In questo articolo offriamo una panoramica aggiornata delle diverse categorie di creme spalmabili oggi presenti sul mercato, illustrando tendenze, innovazioni e casi di successo. Una guida utile per chi vuole orientarsi in un segmento in continua trasformazione.

Creme a base di frutta secca

Le creme a base di frutta secca rappresentano un segmento in forte espansione. Apprezzate per il loro profilo nutrizionale e per l’alto contenuto energetico, queste creme sono spesso scelte da chi segue uno stile di vita sano o cerca un’alternativa al classico snack dolce.

Un esempio emblematico è la linea di creme monoingrediente proposta da Fiorentini, disponibile in pratico formato doypack e realizzata al 100% con ingredienti naturali: arachidi, mandorle o nocciole, senza zuccheri aggiunti né olio di palma. Queste soluzioni rispondono a un bisogno crescente di trasparenza e semplicità nella lista ingredienti.

All’interno della stessa categoria troviamo anche tipologie di creme spalmabili più raffinate come quelle di Babbi, che nella sua linea Crema delizia include varianti come Pistacchio, Nocciola Suprema (45% di Nocciola Piemonte IGP) e Mandorla, perfette per l’alta pasticceria o per l’utilizzo su pane e dolci artigianali.

Sempre più aziende si orientano anche verso versioni arricchite, come le creme proteiche vegane lanciate da ‘A Ricchigia, realizzate con pistacchio o mandorla e arricchite con proteine del riso e della canapa. Una risposta chiara alla domanda di prodotti funzionali e orientati al benessere.

Creme a base di cioccolato

Simbolo della categoria spalmabili, le creme a base di cioccolato continuano a dominare il mercato grazie alla loro irresistibile combinazione di gusto e versatilità. Nutella resta il punto di riferimento assoluto, ma il segmento si è notevolmente ampliato.

Una novità significativa è l’introduzione della Nutella Plant-Based da parte di Ferrero: una versione vegana certificata, priva di lattosio, che utilizza ingredienti come ceci e sciroppo di riso. Lanciata nel 2024 in Italia, Francia e Belgio, rappresenta una pietra miliare nella strategia di diversificazione del brand più famoso al mondo.

E le innovazioni non si fermano qui: per la prima volta in oltre 60 anni, Ferrero ha annunciato il lancio della Nutella Peanut, una nuova variante al burro di arachidi. Il debutto è previsto nel 2026 sul mercato statunitense. Si tratta di una combinazione inedita che unisce la cremosità tipica di Nutella al gusto deciso delle arachidi tostate, per intercettare una fetta di pubblico sempre più attratta da sapori alternativi e proteici. Un ulteriore segnale di quanto il settore stia abbracciando gusti e preferenze in continua evoluzione.

Un altro esempio interessante è quello di Mars, che ha trasposto alcuni dei suoi snack più iconici in formato crema: Bounty (cocco e cioccolato al latte), Twix (cioccolato, biscotto e caramello) e M&M’s (con noccioline). Queste referenze giocano sul valore emozionale e sulla riconoscibilità del marchio, offrendo un’esperienza coerente con i prodotti originali.

Infine, anche brand più artigianali come Babbi propongono varianti a base di cacao e gianduia di alta qualità, spesso con una percentuale elevata di nocciola. In tutti questi casi, la sfida tecnologica riguarda soprattutto la gestione della viscosità e la precisione nel dosaggio, aspetti fondamentali nella scelta delle macchine di riempimento per creme spalmabili.

Altre creme

Oltre alle due tipologie di creme spalmabili principali, questo mondo comprende una varietà sempre più ampia di referenze che sfuggono alle classificazioni tradizionali.

Tra queste rientrano le creme dolci a base di frutta, come quelle ai fichi caramellati proposte da Babbi, oppure le nuove frontiere del gusto rappresentate da ingredienti esotici o funzionali. In alcuni casi si tratta di ricette gourmet, in altri di veri e propri superfood in forma spalmabile.

Un altro trend rilevante è l’ibridazione con il mondo proteico o funzionale, come dimostrano le creme con proteine vegetali o arricchite con fibre e vitamine, sempre più diffuse nel mondo del fitness o dell’alimentazione consapevole.

A livello tecnologico, queste referenze richiedono impianti altamente flessibili, capaci di adattarsi a consistenze e composizioni molto diverse tra loro, mantenendo al contempo alti standard igienici e precisione nei formati.

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