Impianto per birra in lattina per Vocation Brewery

Il 2020 è stato un anno particolarmente difficile, che però non ci ha impedito di portare a termine alcuni progetti molto interessanti. Uno di questi è stato senz’altro il nuovo impianto per birra in lattina realizzato per Vocation Brewery.

Vocation Brewery è una birreria inglese nata nel 2015 grazie alla particolare “vocazione” del fondatore John Hickling, che nel 2008 aveva abbandonato il suo lavoro in banca per produrre la propria birra. Oggi Vocation Brewery ha uno staff di circa 60 persone e vende l’equivalente di 10 milioni di lattine all’anno.

Siamo particolarmente orgogliosi di questo progetto per due ragioni: la prima è aver garantito al cliente un servizio e un’assistenza di qualità nonostante le difficoltà dovute alla pandemia. Il nostro intento infatti è stato quello di minimizzare i ritardi dovuti al lockdown, e con impegno e determinazione siamo riusciti ad installare ed avviare la linea a maggio 2020, in un periodo di piena emergenza globale.

Il secondo motivo di orgoglio è la conferma che la nostra tecnologia è davvero in grado di dare una svolta al business delle birrerie. In questo caso, il monoblocco di riempimento e aggraffatura Master C Block è la punta di diamante della linea di Vocation Brewery. Si tratta di una macchina a 24 valvole di dimensioni ridotte, facile da installare, con una velocità di 15.000 lattine all’ora e una tecnologia flussometrica di riempimento che garantisce un’altissima precisione. Una soluzione flessibile che sta avendo un successo notevole in molti mercati, insieme ad altre macchine CFT Group per birrerie artigianali, come la Smartcan e la Microbrew prodotte dalla nostra azienda Comac.

Riempimento e packaging di birra artigianale

Per celebrare l’ottima riuscita del progetto abbiamo chiesto a Richard Stenson, Managing Director di Vocation Brewery, di raccontarci l’esperienza con CFT dal suo punto di vista.

Richard, come presenteresti Vocation Brewery? Cosa vi rende diversi dagli altri birrifici?

Tutti i birrifici sono diversi. Le birre, i processi, le persone. In Vocation abbiamo sempre fatto le cose a modo nostro e ci siamo dati da fare producendo birra e cercando di migliorare con ogni decisione che prendiamo. Penso che sia questa costante ricerca di miglioramento che ci ha permesso di ottenere la reputazione che abbiamo. Dove possibile abbiamo investito in attrezzature nuove e migliori per migliorare i nostri processi e di conseguenza la nostra birra. Amare quello che facciamo senz’altro aiuta!

Perché avete scelto CFT Group per questo progetto?

L’acquisto della nostra linea di riempimento è stato un investimento importante per noi, quindi non è stata una decisione presa alla leggera. Come tutte le decisioni, è stata una combinazione di fattori, ma quello principale è stata la solida reputazione che CFT aveva nel settore e in particolare le raccomandazioni di altri birrifici che stavano lavorando con loro. Particolarmente importanti sono stati i livelli di assistenza dopo l’installazione della macchina e la certezza di avere un fornitore che riconoscesse la natura critica di qualsiasi guasto e facesse tutto il possibile per farci tornare operativi. Tutto quanto abbiamo sentito dagli altri è stato molto rassicurante.

Come ti sei sentito con lo staff CFT che hai incontrato e che ha gestito il progetto?

L’installazione non è stata delle più semplici, essendo in marzo/aprile 2020 quando eravamo in lockdown, quindi questo non ha reso le cose facili. Nonostante questo, i tecnici CFT hanno fatto un lavoro eccellente per renderci operativi. Ho mantenuto i contatti con Matteo, con cui ho avuto a che fare durante l’acquisto, il che è rassicurante dal punto di vista dell’acquirente. Quando ho avuto qualche problema ho sempre sentito che poteva aiutarmi a risolverlo.

Descrivi la vostra linea di produzione. Quali sono i componenti principali?

I pallet di lattine vuote vengono inseriti nel depallettizzatore. Questo solleva le lattine all’altezza corretta e le trasporta sui trasportatori di alimentazione dove vengono capovolte, lavate internamente con getti ad alta pressione e poi inserite nella riempitrice CFT. La riempitrice è di tipo rotativo con 24 teste di riempimento e 4 teste di aggraffatura. Le singole lattine sono bloccate, spurgate con CO2 ad alta pressione, riempite con il prodotto usando una tecnologia flussometrica molto accurata, aggraffate e poi scaricate dalla macchina su nastri trasportatori. Le lattine passano poi attraverso una macchina a raggi X che verifica le corrette altezze di riempimento e rifiuta quelle fuori standard.

Le lattine attraversano un’unità di asciugatura e vengono poi capovolte e asciugate sulla base prima della codifica della data. Vengono poi capovolte nuovamente e passano nell’etichettatrice. Dopo aver lasciato l’etichettatrice, le lattine passano sui trasportatori di accumulo e vengono allineate prima di essere caricate nella confezionatrice. Una volta allineate e classificate, le lattine entrano nella confezionatrice automatica e vengono confezionate in un formato 2×2 o 3×4 a seconda del piano settimanale. All’uscita della confezionatrice, le scatole vengono etichettate e dotate di codice a barre (se necessario) e passano alla fase finale di imballaggio. In questa fase, i cartoni 2×2 sono raccolti in vassoi o scatole (a seconda del cliente) in 24 confezioni e pallettizzati. I formati 4 x 3 sono semplicemente pallettizzati. La fase finale del confezionamento è l’avvolgimento del pallet. Viene realizzato su un’unità di pallettizzazione automatica, per assicurare l’uniformità di tutti i nostri prodotti finali pallettizzati.

Confrontando il vostro processo di produzione prima e dopo l’installazione delle attrezzature di CFT Group, quali sono i principali vantaggi che avete ottenuto?

L’impatto maggiore è stato passare da 3.000 lattine all’ora a 15.000 lattine all’ora. Oltre a questo, abbiamo visto una maggiore costanza, minori valori di ossigeno totale nella lattina e una migliore efficienza. Queste ottimizzazioni ci hanno reso un birrificio migliore e hanno migliorato notevolmente la nostra reputazione.


Mercato dell’industria della birra: prospettive future

Il mercato della birra dovrebbe registrare una percentuale di crescita annuale del 5,2% durante il periodo 2021-2026.

Nonostante la pandemia, il mercato della birra negli ultimi mesi è in crescita. L’impatto del COVID-19 sul è testimoniato dall’aumento dei prezzi, associato a sua volta alle interruzioni di produzione e alla carenza di manodopera, che ha aumentato i costi delle materie prime e del trasporto del prodotto finale.

Tuttavia, nell’ultimo periodo il mercato è riuscito comunque a svilupparsi, con i consumatori costretti al consumo domestico durante la chiusura di bar, pub e ristoranti. Nello stesso periodo la vendita di lattine di birra è aumentata in modo esponenziale.

Matteo Avanzi – Regional Sales Manager