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Lavorazione della frutta tropicale in Burkina Faso

Il Burkina Faso è un paese povero e senza sbocco sul mare, la cui economia dipende fortemente dall’andamento delle piogge. Piogge irregolari, suolo povero e mancanza di adeguate infrastrutture contribuiscono alla vulnerabilità economica del paese. Circa l’80{46ec2a3493715af7728c32a403f8e2e213c1486a2b6674762cf12f27ee9af20a} della popolazione trova impiego nel settore dell’agricoltura di sussistenza. Il territorio ha poche risorse naturali e una base industriale debole.

 

Nonostante tutte queste difficoltà, ci sono aziende che si stanno impegnando per trovare modi migliori per sfruttare le limitate risorse che il territorio offre. 

 

Una di queste aziende è COAB (Compagnie Ouest Africaine de Boisson), con sede a Bobo Dioulasso, specializzata nella lavorazione della frutta tropicale, in particolare nella produzione di purea di mango naturale e concentrata, e nella produzione e imbottigliamento di succhi di frutta e acqua.

Nel 2017 è nata la collaborazione con CFT Group per creare un impianto di trasformazione di frutta tropicale per la produzione di succhi di frutta, sfruttando al massimo la stagionalità del mango. Oggi, lo stabilimento di COAB è composto da 5 diverse linee di lavorazione della frutta tropicale che lavorano insieme con scopi diversi:

Prima linea: produzione di purea di mango naturale e concentrata;

Seconda linea: preparazione di succo di frutta e riempimento in cartoni da 6.000 l / h;

Terza linea: preparazione di succhi di frutta riempiti in sacchetti da 0,33 ml;

Quarta linea: produzione di bevande gassate a base di purea di frutta;

Quinta linea: linea di riempimento in PET per i seguenti formati: 0,25 ml – 0,33 ml – 0,50 ml – 1,5 litri.

In questa zona, il distretto di Bobo Dioulasso, i frutti tropicali crescono in maniera intensiva. Grazie a questo progetto, durante la stagione del mango (maggio/settembre) il semilavorato viene sterilizzato e conservato in sacchi asettici da 200 kg. Questo metodo di lavorazione dei frutti tropicali consente a COAB di utilizzare tale purea per produrre succhi e nettari a base di mango e di produrre altri prodotti tutto l’anno, come acqua naturale e gassata riempita in bottiglie in PET.

 

mango

 

Il grande vantaggio offerto da CFT Group rispetto alla concorrenza è stato quello di offrire la capacità di lavorazione di tutte le linee della frutta tropicale richieste.

 

Oltre alle macchine per la lavorazione e l’imbottigliamento della frutta tropicale, abbiamo fornito a Coab anche tutte le utenze e i servizi ausiliari necessari per il funzionamento dell’impianto. Questo caso esemplifica una pratica per noi standard specialmente nel mercato africano, dove i potenziali clienti hanno bisogno di un partner tecnologico in grado di sviluppare fabbriche di produzione a partire da zero.

La tecnologia che ha contribuito a distinguere la nostra azienda dai concorrenti è stata sicuramente il processo di estrazione a freddo applicato al mango. Questa innovazione tecnologica proposta a COAB ci ha permesso di guadagnare la loro fiducia, convincendo l’azienda che tale tecnologia avrebbe avuto come risultato un prodotto di alta qualità unico in Africa occidentale.

Questo primo successo ci ha permesso di sviluppare nuove collaborazioni per il futuro: oltre alla frutta tropicale, Coab vorrebbe elaborare altri prodotti, presenti in abbondanza in Burkina Faso, cioè ibisco, zenzero e tamarindo. Sulla base di questo, l’evaporatore fornito sarà anche in grado di produrre succhi chiari – 65 bx – in modo da sfruttare al meglio la natura stagionale di questi frutti.

Questo progetto è stato affidato a CFT Group anche grazie ad alcuni recenti lavori realizzati in Africa occidentale. Abbiamo infatti finalizzato un progetto simile per la società Cediam in Mali, dove nel 2013 è stato costruito un impianto di lavorazione della frutta tropicale per produrre purea di mango e papaia naturale e concentrata. Anche in questo caso, abbiamo fornito un impianto completo partendo da zero ed ora la compagnia esporta oltre 200.000 tonnellate di purea da 28bx all’anno nel porto di Rotterdam.

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